COOPVOCE: TUTTE LE NOVITÀ 2020

Offerta gestita in autonomia, cambio delle sim (da fine febbraio) e nuovi servizi in arrivo 

CoopVoce cambia logo e diventa operatore mobile autonomo e con un’infrastruttura tecnologica indipendente. Da fine febbraio i clienti CoopVoce dovranno sostituire gratuitamente la propria sim presso uno dei 900 negozi Coop. In alternativa sarà possibile anche richiedere la spedizione della sim a casa. Tante le novità che ci aspettano, già nel 2020 

Era il 1° giugno del 2007. A 12 anni di distanza dalla nascita di CoopVoce, gli operatori virtuali sono diventati a una quarantina e lei è sempre lì, tra i primissimi (86 milioni di euro il fatturato nel 2019, con un tasso di crescita annuo del 25-30%). Ora annuncia un cambiamento importante per i propri clienti attuali e futuri: vuol essere protagonista in un mondo in continuo fermento che si prepara a vivere la rivoluzione del 5G e dell'Internet delle cose, giocando quanto prima la partita delle e-sim, le sim virtuali senza supporto fisico che rappresentano già il 30% di quelle in commercio in Italia. 

Il passo necessario per affrontare le nuove sfide da protagonisti è quello di assumere la completa gestione della parte dati che è, come ribadisce Massimiliano Parini, direttore di CoopVoce, «il fattore fondamentale. Dopo il lancio a giugno del 2007, questo è il passaggio più importante per noi», chiosa Parini. «È giunto il momento di crescere». 

A sostenere il salto tecnologico e strategico c'è un robusto piano d'investimenti di 60 milioni di euro in cinque anni, annunciato dal presidente di Coop Italia, Marco Pedroni , che mira a raggiungere nei prossimi 4-5 anni almeno il 50% dei soci Coop, cioè 3.5 milioni di persone, più che raddoppiando così l'attuale base clienti. 

UN OPERATORE VIRTUALE "FULL" 

CoopVoce nel 2020 spicca dunque il salto che le permette di diventare un operatore virtuale "full", cioè a pieno titolo. Il che significa poter disporre di una infrastruttura tecnologica indipendente che consente una gestione in autonomia del servizio e dell'offerta di telefonia, pur continuando ad appoggiarsi sulla rete mobile Tim almeno fino al 2022, anno di scadenza dell'attuale contratto di partnership, e per la parte tecnologica su Accenture. 

Il passaggio tecnicamente si definisce da Esp Mvno, cioè da fornitore di servizi avanzati , a full Mvno, cioè a operatore virtua le a tutti gli effetti. Tim continua a fornire la rete d'appoggio, ma CoopVoce si affranca e diviene adulta e autonoma

LA SOSTITUZIONE DELLE SIM 

Il passaggio ad operatore "full" comporta l'adozione di sim emesse direttamente da CoopVoce, chiamate Sim Evolution, che a regime offriranno nuovi servizi. I nuovi clienti/soci che passano a CoopVoce riceveranno a partire da gennaio la Sim Evolution da inserire nel cellulare. 

Per chi è già cliente, nei mesi successivi sarà necessaria la sostituzione della sim attualmente in uso. Il cambio è totalmente gratuito, basterà che il titolare del contratto si rechi in uno degli oltre 900 punti vendita Coop dislocati su tutta la penisola, portando con sé il telefono. 

Si parte, dunque, a fine febbraio/inizio marzo, con il supporto di una campagna di comunicazione che inviterà i clienti a recarsi nei punti vendita per richiedere la procedura semplice e gratuita di sostituzione della sim. In alternativa, per chi non potesse recarsi nel punto vendita Coop, sarà possibile collegarsi online e chiedere dal sito www.coop- voce.it l'invio a casa della Sim Evolution , sempre senza alcun costo. Una volta ricevuta, la nuova sim sarà funzionante nell'arco di qualche giorno, come succede normalmente per un cambio di operatore. Nell'intervallo della sostituzione, la linea continuerà comunque a funzionare con la vecchia sim, senza alcuna interruzione del servizio. 

NUOVI ORIZZONTI DI SVILUPPO 

Gli orizzonti che si aprono riguardano una gestione in piena autonomia, una maggior qualità e innovazione del servizio e lo sviluppo di servizi (ad esempio e-sim, contenuti streaming, Iot). 

«Quello su cui si concentra l'attenzione dei clienti ormai sono i servizi, mentre le tariffe si sono sostanzialmente livellate. I servizi fanno la differenza», spiega Parini. E i numeri gli danno ragione, visto che in un decennio (2007-2017, dati Asstel) le tariffe sono crollate (-31%), mentre il volume del traffico dati è esploso (+700%). 

«A noi interessa – sottolinea Parini – offrire i servizi alla pluralità dei clienti senza procedere a profilazioni o manovre che utilizzano i dati personali, si tratta di approcci che non rientrano nella filosofia di Coop». 

GPS TRACKER E ALTRO ANCORA 

Ma quali nuovi servizi e quando? «Alcuni come le e-sim sono già in fase avanzata di progettazione, mentre altri più legati al mondo dello streaming dati e ai servizi Iot (Internet delle cose) seguiranno una volta messa a punto la piattaforma. Stiamo studiando dei dispositivi – spiega il direttore di CoopVoce – che lanceremo nel 2020 dotati di e-sim, cioè di sim embedded, incorporate nel corpo del device. Non si tratta di cellulari, ma ad esempio di gps tracker, cioè di dispositivi che permettono l'individuazione dei propri animali domestici, di valigie, di altri oggetti o di supporti alla mobilità che impattano direttamente sulla qualità della vita delle persone». 

CoopVoce, almeno per il momento, non vende telefoni a proprio marchio, ma lo farà un giorno? «Qualora decidessimo di vendere dispositivi, non necessariamente smartphone, lo faremo in sinergia con i nostri punti vendita Coop – risponde Parini –. A noi interessa soprattutto fornire soluzioni semplici ai nostri clienti. Gestiremo i dispositivi solo se saranno funzionali a questo obiettivo».