EXPO 2015

Il paradosso dell’abbondanza. Le idee di Expo per la “Carta di Milano”

Il 7 febbraio a Milano i lavori di “Le idee di Expo” hanno gettato le basi per definire la “Carta di Milano”. Il messaggio di Papa Francesco: più equità per sconfiggere la fame.

“In occasione della mia visita alla Fao ricordavo come, oltre all’interesse per la produzione, la disponibilità di cibo e l’accesso a esso, il cambiamento climatico, il commercio agricolo (…) la prima preoccupazione dev’essere la persona stessa, quanti mancano di cibo quotidiano e hanno smesso di pensare alla vita, ai rapporti familiari e sociali, e lottano solo per la sopravvivenza. Oggi infatti, nonostante il moltiplicarsi delle organizzazioni e i differenti interventi della comunità internazionale sulla nutrizione, viviamo quello che il santo Papa Giovanni Paolo II indicava come il paradosso dell’abbondanza. Infatti c’è cibo per tutti, ma non tutti possono mangiare, mentre lo spreco, lo scarto, il consumo eccessivo e l’uso di alimenti per altri fini sono davanti ai nostri occhi. Questo è il paradosso!”

Inizia così il messaggio che Papa Francesco ha inviato a quanti, nella giornata del 7 febbraio, si sono riuniti all’Hangar Bicocca di Milano, per raccogliere “Le idee di Expo” e gettare le basi per definire la “Carta di Milano”, il documento su cui hanno già lavorato 600 esperti internazionali. Sono 40 i tavoli di lavoro aperti per il 7 febbraio; l’obiettivo è provare a risolvere contraddizioni e squilibri giganteschi che oggi tengono insieme spreco alimentare e fame, obesità e mortalità infantile, sovrapproduzione e penuria di risorse, ogm e perdita di biodiversità.

Poi Papa Francesco prosegue. “Purtroppo questo paradosso continua a essere attuale. Ci sono pochi temi sui quali si sfoderano tanti sofismi come su quello della fame; e pochi argomenti tanto suscettibili di essere manipolati dai dati, dalle statistiche, dalle esigenze di sicurezza nazionale, dalla corruzione o da un richiamo doloroso alla crisi economica. Per superare la tentazione dei sofismi (…) vi suggerisco tre atteggiamenti concreti. Andare dalle urgenze alle priorità. Abbiate uno sguardo e un cuore orientati non ad un pragmatismo emergenziale che si rivela come proposta sempre provvisoria, ma ad un orientamento deciso nel risolvere le cause strutturali della povertà. Ricordiamoci che la radice di tutti i mali è la inequità. (…) Per fare questo ci sono alcune scelte prioritarie da compiere: rinunciare all'autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e agire anzitutto sulle cause strutturali della inequità. Siate testimoni di carità. La politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità perché cerca il bene comune. (…) La carità è il principio non solo delle micro-relazioni: rapporti amicali, familiari, ma anche delle macrorelazioni: rapporti sociali, economici, politici.  Da dove dunque deve partire una sana politica economica? (…) La risposta è precisa: la dignità della persona umana e il bene comune. (…) Siate coraggiosi e non abbiate timore di farvi interrogare nei progetti politici ed economici da un significato più ampio della vita perché questo vi aiuta a servire veramente il bene comune e vi darà forza nel moltiplicare e rendere più accessibili per tutti i beni di questo mondo. Custodi e non padroni della terra. (…) La terra ci è stata affidata perché possa essere per noi madre, capace di dare quanto necessario a ciascuno per vivere. (…) la Terra non è un’eredità che noi abbiamo ricevuto dai nostri genitori, ma un prestito che fanno i nostri figli a noi, perché noi la custodiamo. (…)

 

Cooperazione di Consumo Trentina: qualità e sostenibilità ambientale 

Forte della sua storia e del suo radicamento territoriale, anche la Cooperazione di Consumo Trentina può fare la sua parte aiutando ad instaurare una nuova relazione con il cibo, che si fondi sulla capacità di dare valore alla qualità dei prodotti e sull’impegno a non sprecare il cibo e le risorse impiegate nella sua produzione. Il calendario che la Cooperazione di Consumo ha proposto per il 2015 ripercorre i tanti modi in cui il Trentino sa dare testimonianza di come si possa nutrire il proprio territorio, dando valore alle tradizioni e insieme favorendo la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche.

 

 

A Expo 2015 l’energia della biodiversità del Trentino 

Sarà il Trentino dell’identità e delle eccellenze, della biodiversità e dell’innovazione quello che nel 2015 parteciperà all’Expo di Milano, in programma dal 1° maggio al 31 ottobre.

 “Expo Milano 2015 – ha sottolineato Andrea Olivero, vice ministro alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali durante la presentazione della partecipazione all’Esposizione, svoltasi in dicembre al Muse – rappresenta un’occasione unica e irripetibile per l’Italia per realizzare sinergie e collaborazioni tra istituzioni pubbliche e la società civile; non posso che esprimere soddisfazione per la presenza del Trentino a questo importante appuntamento, questa regione rappresenta un modello di eccellenza nell’ottica di una corretta gestione del paesaggio e dell’agricoltura di montagna, della conservazione della biodiversità, del contrasto all’abbandono, della valorizzazione dei territori, dimostrando di saper trasformare la marginalità in vantaggio competitivo”.

Il Trentino sarà protagonista di Expo Milano 2015 con un progetto di partecipazione e promozione territoriale, con l’obiettivo di fornire una propria risposta, concreta e condivisa, alle grandi questioni che per sei mesi porranno Milano al centro dell’attenzione internazionale. E di creare occasioni concrete di promozione e sviluppo internazionale per gli attori economici, scientifico-tecnologici e culturali del territorio.