LA COOPERAZIONE DI CONSUMO TRENTINA CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

L’impegno nella raccolta e la collaborazione con le associazioni di volontariato per la donazione quotidiana delle eccedenze alimentari 

La riduzione e la valorizzazione delle eccedenze alimentari fanno parte di un’azione nella quale Famiglie Cooperative e consorzio Sait sono impegnati da molto tempo. 

L’obiettivo della riduzione della quantità delle eccedenze è perseguito, in primo luogo, attraverso la selezione degli assortimenti, le politiche commerciali, l’organizzazione logistica e l’utilizzo degli strumenti informatici più avanzati. 

La valorizzazione delle eccedenze alimentari è invece attuata su due fronti: da una parte, la vendita nei negozi delle Famiglie Cooperative e del Sait dei prodotti prossimi alla scadenza (contrassegnati da grandi bollini rossi) con uno sconto del 30-50 per cento; dall’altra, da oltre 14 anni, la raccolta e la donazione alle associazioni di volontariato di tutti quei prodotti alimentari che, per motivi vari (ad esempio per confezioni danneggiate, etichette deteriorate o perché vicini alla scadenza), non possono più essere posti in vendita, pur mantenendo inalterate le proprie caratteristiche nutrizionali e igieniche.

La raccolta e la donazione delle eccedenze alimentari sono state sviluppate seguendo dapprima la legge cosiddetta del Buon Samaritano (n.155/2003), e dal 2016 la legge Gadda (n.166/2016). Le legge 155/2003 ha semplificato per prima i passaggi necessari alla grande distribuzione e alle mense per donare i prodotti rimasti invenduti e i pasti prossimi alla scadenza; la legge 166/2016 ha rimosso altri ostacoli che rendevano complesso il recupero di alcuni prodotti, introducendo semplificazioni amministrative e agevolazioni fiscali.

 

LA RACCOLTA PER LA DONAZIONE IN TUTTO IL TRENTINO

L’attività di raccolta e la donazione delle eccedenze alimentari vede partecipare un numero sempre maggiore di negozi delle Famiglie Cooperative e del Sait (in totale almeno 110). 

La raccolta è svolta tutto il Trentino ma anche in Alto Adige, e a partire dai magazzini del Consorzio Sait , fino ai negozi, anche piccoli, delle Famiglie Cooperative presenti in ogni valle (Valle di Cembra, Valsugana, Val di Fiemme, Val di Fassa, Primiero, Val di Non, Val di Sole, Giudicarie, Alto Garda, Valle dell’Adige e Vallagarina) e passando per il Superstore di Trento ed i negozi gestiti direttamente da Sait a Trento e Rovereto. 

Due le organizzazioni principali con le quali la Cooperazione di Consumo Trentina collabora quotidianamente per rendere efficace questa preziosa raccolta: l’associazione Banco Alimentare del Trentino Alto Adige (con il quale la collaborazione si sviluppa anche attraverso altri importanti progetti, come quello della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare) e l’associazione Trentinosolidale ODV.

 

CON BANCO ALIMENTARE

Attraverso il suo Siticibo (il programma della Fondazione Banco Alimentare che ha lo scopo di recuperare il cibo cotto e fresco in eccedenza nella Ristorazione Organizzata, cioè hotel, mense aziendali e ospedaliere, refettori scolastici, esercizi al dettaglio, ecc.), il Banco Alimentare del Trentino Alto Adige nel corso del 2019 (dati aggiornati al 30 novembre 2019) ha raccolto nei negozi Sait e nel magazzino Sait circa 120 tonnellate di prodotti freschi, o vicini alla scadenza, o con confezioni danneggiate o etichette deteriorate. 

Grazie a questo e ad altri tipi di raccolta, il Banco Alimentare del Trentino Alto Adige può sostenere circa 160 strutture caritative, alle quali fanno riferimento circa 20mila persone.

 

CON TRENTINOSOLIDALE ODV

Nel 2018 (i dati 2019 sono in corso di elaborazione e saranno presentati prossimamente) sono stati raccolti complessivamente 1688 tonnellate di alimenti freschi (frutta, verdura, alimenti cotti pronti o semi-pronti per il consumo, ecc.) o, in minima quantità, vicini alla scadenza (latticini, prodotti in buste, ecc.); quasi il 18 per cento di questi sono stati donati dalle Famiglie Cooperative di tutto il Trentino e dai negozi del Sait.

Grazie all’aiuto fondamentale dei suoi volontari (circa 150 ogni giorno) e una flotta di 18 automezzi, Trentinosolidale cura la raccolta quotidiana di alimenti freschi in tutto il Trentino e anche nella provincia di Bolzano, quindi provvede alla selezione e allo smistamento, infine consegna a 34 punti di distribuzione (collocati presso locali messi a disposizione dai comuni, dalle parrocchie, ecc.) – 13 dei quali sono in città e sobborghi e gli altri nelle valli – e a 15 tra Comunità di accoglienza e istituti religiosi della città che assistono soggetti bisognosi.

Si stima che attraverso l’importante lavoro di Trentinosolidale vengano distribuiti circa 1.688.000 “pasti equivalenti” all’anno (la Fédération Européenne des Banques Alimentaires stima che “1 pasto equivalente corrisponde a 500 grammi di alimenti” ma la distribuzione di prodotti freschi, prudenzialmente, stima che “1 pasto equivalente corrisponde a 1 chilo di alimenti”).