44ª Marcialonga di Fiemme e Fassa

La Marcialonga dei punti di ristoro

Il ruolo della Cooperazione di Consumo Trentina alla Marcialonga: l’organizzazione degli 11 punti di ristoro. Ben più di un servizio accessorio, rappresentano uno dei volti più amati dell’evento, i luoghi dell’accoglienza e dell’incoraggiamento, quelli dove ci si saluta e ritrova.

Undici punti di ristoro, quintali di bevande e cibi, decine di volontari, un servizio senza sosta che inizia alle 6 del mattino e termina di sera con il “pasta party”: sono soltanto alcuni degli aspetti più salienti del servizio di ristoro che la Cooperazione di Consumo Trentina da sempre cura per la Marcialonga di Fiemme e Fassa e che mentre scriviamo questo numero della rivista sta preparando.

La Marcialonga è un grandissimo successo internazionale, un appuntamento unico, perché permette di partecipare ad un evento sportivo internazionale in uno scenario unico da un punto di vista naturalistico, ma allo stesso tempo vicino, dentro ai piccoli e grandi centri abitati, nel cuore delle comunità in festa per l’evento. 70 km di percorso in tecnica classica (partenza da Moena, arrivo a Cavalese; si risale a ritroso il fiume Avisio, la val di Fassa fino a Canazei dove s’inverte il senso di marcia, sull’altra sponda del torrente: discesa dolce, Campitello di Fassa, Pera e Pozza di Fassa, Moena, Predazzo, poi tutta la Val di Fiemme fino a Cavalese). Circa 7500 iscritti, soprattutto dai paesi scandinavi (Norvegia) circa 1400 i volontari impegnati: una vera festa internazionale dello sci nordico.

Un evento sportivo che è unico anche per la qualità stessa della gara, caratterizzata dal lungo sforzo fisico richiesto, che presuppone grande serietà e costanza negli allenamenti e  lealtà sportiva.

Forse è per questi motivi che la Marcialonga è stata più volte assimilata alla capacità trentina di impegnarsi tenacemente e sviluppare collaborazioni efficaci per raggiungere un buon risultato, coinvolgendo tutti, stimolando la partecipazione di ognuno. Come avviene da molti anni da parte della Cooperazione di Consumo Trentina, che cura gli 11 punti di ristoro della manifestazione, che si trovano a Campitello di Fassa, Pozza di Fassa, Moena, Predazzo, Ziano di Fiemme, Panchià, Molina di Fiemme, Cavalese, Masi Cavalese, Cascata, Lago di Tesero.

Saranno circa 200 i volontari che si occuperanno di questo importante servizio che prenderà il via già alle 6 del mattino, con il ristoro alla partenza, per concludersi alle 7 della sera, con l’arrivo dell’ultimo concorrente e il festeggiamento finale, il "pastaparty" (una succulenta pasta all’amatriciana, e poi wurstel, panini con salame, prosciutto, formaggio, e frutta).

Alla fine saranno migliaia i litri di tè caldo distribuiti (si stima 13.500) e così per tutti gli altri generi di conforto e alimenti (qualche esempio? 550  kg di wafer coop,  270 kg uva sultanina coop,  250 kg di prugne secche denocciolate coop, 260 kg cioccolata a stecche coop, circa 800 panini imbottiti, 6.000 litri di enervit integratore, 8.760 bottiglie di acqua naturale coop, 600 kg. di sugo di pomodoro coop, 700 kg di pasta Felicetti, 7000 mele Melinda, 5000 wurstel).

A coordinare tutta l’organizzazione dei Punti di Ristoro è da tempo Marino Sbetta, direttore della Famiglia Cooperativa di Cavalese, la Cooperativa che peraltro cura il Punto di Ristoro di Arrivo.

Marino Sbetta, proprio come “responsabile dell’organizzazione della ristorazione degli atleti” della Marcialonga sottolinea come sia la Marcialonga sia i Punti di Ristoro esistano grazie alla collaborazione dei tantissimi volontari, senza i quali nulla di simile potrebbe essere organizzato.