Educa, a Rovereto dal 19 al 21 aprile 2024

UNA QUESTIONE DI TEMPO

A Rovereto la 14ª edizione del festival dell’educazione: più di 80 appuntamenti dedicati alla “questione tempo” che sta trasformando le relazioni educative e sociali. Anche Coop Trentino Sait (Consorzio Famiglie Cooperative) tra i partner

Lezioni magistrali e dialoghi con esperti nazionali, laboratori formativi, ma anche letteratura, musica e cinema e tante attività animative per bambini, ragazzi e famiglie. Saranno davvero moltissime le proposte che per tre giorni animeranno palazzi, teatri e strade di Rovereto grazie a EDUCA, festival giunto alla sua 14ª edizione promosso da Provincia Autonoma di Trento, Università di Trento e Comune di Rovereto. 

Nel festival ha da sempre un ruolo da protagonista la cooperazione: è infatti organizzato da Consolida e annovera tra i principali sostenitori, oltre a Federazione e Casse Rurali Trentine, Coop Trentino Sait, che porta il contributo delle Famiglie cooperative. Il presidente Renato Dalpalù: “l’educazione è una responsabilità da cui nessuno che abbia a cuore il futuro delle nostre comunità può chiamarsi fuori. Il tempo, tema di questa edizione del festival, ci interessa poi in modo particolare perché comprende alcuni delle questioni culturali e sociali su cui stiamo lavorando sia in Trentino che al livello nazionale con Coop Italia e Ancc-Coop. Penso in particolare alla sostenibilità ambientale su cui è necessario investire per trovare un nuovo equilibrio tra il tempo della natura e quello dell’uomo, ma anche alla parità di genere che richiede un cambio culturale nei rapporti tra uomini e donne, sostenuto da un impegno di tutti gli attori istituzionali e imprenditoriali, per la messa in campo di misure concrete che la rendano possibile nei contesti domestici e in quelli pubblici”.

 

IL TEMA

“Non ho tempo” è forse la frase che diciamo più spesso nell’arco della giornata, stretti tra impegni di cura, di lavoro e sociali. I genitori cercano di destreggiarsi tra l’accompagnare i figli a scuola, poi a sport o a musica, aiutarli nei compiti, partecipare agli incontri di classe, assistere alle partite e ai saggi e intanto lavorare, fare la spesa, cucinare… Per non parlare poi di quando la scuola chiude per i mesi estivi, in cui le cose si complicano ulteriormente. Anche bambini e ragazzi hanno agende quotidiane sempre fitte di impegni che occupano ogni ora della loro giornata. 

“Siamo consapevoli di essere immersi in una transizione radicale del mondo per effetto delle trasformazioni tecnologica, demografica, economica e ambientale, per altro velocissime, – afferma Paola Venuti prorettrice per la didattica dell’Università di Trento e coordinatrice scientifica del festival Educa – Quello che forse non abbiamo messo ancora a fuoco è l’impatto che queste trasformazioni hanno sul nostro “tempo”, tempo che rappresenta una variabile fondamentale delle relazioni educative e sociali. Basti pensare alle tecnologie che, nel renderci costantemente connessi, non hanno rotto i confini del tempo lavoro e cambiato il nostro tempo libero, al punto che viviamo situazioni quasi paradossali: rinunciamo, ad esempio, ad andare al cinema o a teatro – luoghi collettivi di fruizione culturale – perché gli spettacoli sono lunghi, raggiungere quei luoghi ci richiede tempo, per poi magari passare ore sul divano a sciropparci una puntata dietro l’altra di una serie tv o a zappingare da un programma all’altro. Non avere messo a fuoco collettivamente “la questione tempo”, sottolinea Venuti – è un problema perché comunque gli effetti della sua trasformazione, non governati, ci sono eccome nella vita delle persone, e spesso producono una sofferenza vissuta individuale. Basti pensare al ritiro socialedei giovani e non solo, abbinato all’abbandono di qualsiasi altra occupazione, formativa o professionale; allo stress da iperattività e al disagio psicologico crescente, al costante aumento delle ore trascorse sui social”. 

Anche Francesca Gerosa, vicepresidente della Provincia Autonoma di Trento ha sottolineato il tema della continua connessione e di come gli studenti siano costantemente collegati, anche solo psicologicamente, al mondo della scuola: “Il registro elettronico e gli altri strumenti informatici di supporto sono importanti, ma credo vadano resi meno pervasivi rispetto alla vostra vita, affinché gli studenti possano strutturare autonomamente il lavoro in agenda e sviluppare le proprie capacità organizzative, dedicarsi agli amici e alle amiche, ai loro hobby, allo sport e, perché no, anche all’ozio, e vivere gli anni più belli della vita con la necessaria serenità”. 

 

IL PROGRAMMA 

Quasi 90 appuntamenti si susseguiranno nella tre giorni di EDUCA, il cui programma sarà arricchito dalle proposte di Educa Immagine, il festival dell’educazione ai media promosso da Trentino Film Commission con i partner di Educa e il sostegno di Fondazione Caritro e della Cassa Rurale Alto Garda e Rovereto. 

Venerdì 19 aprile, dopo la mattinata dedicata esclusivamente agli studenti, inizieranno gli appuntamenti aperti a tutti che declinano la “Questione tempo” in vari filoni (il tempo nei diversi contesi educativi, l’intelligenza artificiale, l’equilibrio tra il tempo dell’io e del noi, e del noi e il mondo) insieme ad esperti di discipline differenti provenienti da tante Università e centri di ricerca nazionali, ma anche artisti ed esponenti della cultura: da Michelangelo Pistoletto, l’artista italiano vivente più noto al mondo, allo scrittore Francesco Vidotto e al cantante Lucio Corsi. Tantissime poi le proposte animative e gli spettacoli per bambini, ragazzi e le loro famiglie che animeranno Corso Bettini appositamente chiuso al traffico. 

 

A OGNUNO IL SUO TEMPO

Qual è il significato che bambini e ragazzi danno al tempo e come lo usano? E i loro insegnanti? A questi interrogativi rispondono due ricerche che saranno presentate al festival condotte dal Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento e da Iprase. 

Tre appuntamenti in successione uniti tra loro dal monologo teatrale di Fabio Filosofi, approfondiranno poi, attraverso contributi scientifici ma anche buone pratiche, il tempo di educare nei diversi contesti: a scuola con “Avanguardie educative” di Indire sul tempo della didattica; nel tempo libero, in particolare nel periodo estivo, con affondi sull’outdoor education ma anche sull’accessibilità per bambini con Bisogni educativi speciali con, tra gli altri, Barbara Romano della Fondazione Agnelli; infine, in famiglia con il professor Michele Marangi autore di “Addomesticare gli schermi” e Marco Crepaldi presidente dell’associazione nazionale Hikikomori. 

In questo filone tematico si ineriscono anche gli appuntamenti dedicati alle transizioni dei ragazzi e dei giovani e di come gli adulti li accompagnano in queste scelte, ad esempio quelle del loro percorso scolastico o verso il mondo del lavoro. Ci saranno: la lectio magistrale di Stefano Laffi di Codici; il focus su metodologie e strumenti utili per insegnanti ed educatori; i laboratori per genitori e un dialogo sul “tempo sospeso” che spesso si apre nel passaggio tra scuola e mondo del lavoro per gli studenti con disabilità o con fragilità. Lo scrittore Francesco Vidotto e il filosofo Paolo Costa accompagneranno invece il pubblico di EDUCA con i loro libri in una ricerca del sé, del proprio tempo che per loro si è realizzata attraversando i contesti montani.    

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE 

Chatgpt e tutti gli altri chabot, sono solo gli ultimi sviluppi tecnologici che rischiano di spiazzare scuole e famiglie. Quali sono i rischi e le opportunità educative e formative? A questo interrogativo proveranno a rispondere una serie di appuntamenti che inizieranno venerdì alle 18 con la lectio magistralis di Michelangelo Pistoletto, che esplorerà le implicazioni etiche, filosofiche e artistiche di questa nuova dimensione virtuale che la mente umana ha creato per comprendere l’universo. 

In tutta la giornata di sabato poi laboratori per insegnanti ed educatori in cui sperimentare l’IA a fini didattici come strumento utile all’apprendimento delle lingue, della storia, della filosofia e lo sviluppo della creatività. Non mancheranno i laboratori sul tema dedicati ai genitori, come quello organizzato da La Coccinella. 

Sempre sabato il focus dedicato a rischi e opportunità dell’IA organizzato insieme da tre dei principali enti di ricerca e formazione in Trentino che molto si stanno dedicando a questo tema: Fondazione Bruno Kessler, Università e Dipartimento Istruzione della Provincia.

 

TRA NOI E IL MONDO

Come l’umanità concilia il suo tempo con quello della natura e dell’ambiente? Come il tempo si declina nell’incontro tra culture? C’è un tempo “pubblico” che ci impegna per la salvaguardia dell’ambiente, per la pace, per il bene comune? A questi interrogativi sono dedicati appuntamenti come il laboratorio Affresco ecologico, il focus “Tempo pubblico, tempo privato: una questione di genere”, con Tania Cappodozzi di Istat, Maria Luisa Gnecchi, già vicepresidente INPS e Barbara Poggio, prorettrice alle politiche di equità e diversità dell’Università di Trento. E ancora il documentario “Erasmus in Gaza” che proietterà gli spettatori nella dimensione oggi globale della formazione, ma anche in una riflessione sui conflitti contemporanei.

 

ATTIVITÀ ANIMATIVE PER FAMIGLIE

Laboratori, piccoli spettacoli e giochi riempiranno per due giorni Corso Bettini, appositamente chiuso al traffico, proposti da Musei, biblioteche, cooperative sociali e associazioni. Un’opportunità per bambini e ragazzi di divertirsi e imparare con i loro coetanei e i loro genitori, tra luna park virtuali e reali, giochi di squadra, letture animate, fablab tecnologici, esperimenti di fisica, favole e musica e molto altro ancora. 

Domenica il Corso sarà attraversato dalla spettacolare performance di Teatro per caso, mentre già da venerdì sarà possibile assistere nel Salotto a presentazioni di libri, albi illustrati e riviste che raccontano la contemporaneità, tra le quali Internazionale Kids.

LA SERATA DEL FESTIVAL

Venerdì 19 aprile al Teatro Zandonai il concerto di Lucio Corsi che porta in tour il suo ultimo album “Gente che sogna” accompagnato alla batteria da Marco Ronconi, alle tastiere e all’organo elettrico da Giulio Grillo, al basso da Tommaso Cardelli, al pianoforte da Iacopo Nieri e alla chitarra elettrica e slide guitar da Filippo Scandroglio. Il giovane cantautore toscano si è affermato sulla scena cantautoriale per il suo stile originale in cui mescola il rock d’autore alle sonorità folk di canzoni surreali che lo rendono un autore e musicista dalla cifra unica e una poetica altamente riconoscibile nel panorama nazionale. 

 

Il programma completo su www.educaonline.it