Parole e immagini per stare dalla parte di chi impara

Primi giorni di scuola

08/09/2014 - di

pubblicato su Cooperazione tra consumatori - Settembre 2014

L’inizio della scuola, dal nido in su: il primo momento di distacco, la crescita. Prepararsi alla scuola è un modo per condividere le emozioni di questo cambiamento.

A settembre la scuola si apre e le vacanze si chiudono, che tormento! Un trauma forse più per i grandi che per bambini e ragazzi, che tutto sommato tornando a scuola ritrovano una quotidianità fatta anche di amicizia e non solo di regole e compiti da rispettare. Per il genitore invece ricomincia la routine quotidiana. Ma tra tanti che sanno cosa li aspetta, ce ne sono altrettanti nella veste di matricole, i nuovi inserimenti. Il nido per molti bambini corrisponde alla prima occasione di distacco dalla mamma e dal resto della famiglia, pur essendo ancora una dimensione molto protetta e familiare. È nell’accesso alla scuola materna che avviene il vero passaggio verso un contesto più strutturato, in cui il cambiamento è veramente importante, perché per il bambino ha inizio un percorso fatto di evoluzioni molto significative: s’incammina verso l’autonomia, la socialità, gli apprendimenti, l’affermazione e le regole.

Prepararsi al momento del rientro a scuola è un modo per condividere le emozioni che questo cambiamento porta con sé.

Grandi e piccoli condividono in questo passaggio una fase determinante della crescita: il trauma del distacco. Spesso i bambini lo manifestano con il pianto o con il rifiuto, mentre gli adulti cercano di minimizzare o nascondere l’ansia che provano. Il modo in cui il bambino riuscirà a superare questo distacco dipende dal suo temperamento, ma di fondamentale importanza è la relazione che i genitori sapranno coltivare per questa tappa evolutiva: più i genitori si dimostrano sereni meno il bambino si sentirà spaventato. Come per tante altre circostanze, anche in questa i libri e le immagini possono essere un tramite affettuoso per raccontare le emozioni; A più tardi! di J. Ashbè (Babalibri, 2007) ad esempio è un libro che con illustrazioni e parole rassicuranti racconta come passa la giornata un bambino al nido, dal momento del saluto del mattino, agli abbracci e la felicità del ritrovarsi la sera. Pensati per accompagnare per mano i bambini che vanno alla scuola materna segnaliamo invece una selezione di alcuni titoli (non esaustiva) che nella storia e nelle immagini sanno far emergere i cambiamenti e i bisogni dei piccoli e dei grandi: Anch’io vado a scuola! I primi giorni con mamma e papà di P. Milani (Kite, 2010), Non voglio andare a scuola di S. Blake (Babalibri, 2007) e Anselmo va a scuola di G. Zoboli e S. Mulazzani (Topipittori, 2006), quest’ultimo segnalato anche nella bibliografia di Nati per Leggere del Trentino. Raccontano con linguaggi narrativi e stile d’illustrazione diversi tra loro le paure, i capricci, ma anche i giochi, i sogni e la bellezza delle nuove scoperte e delle nuove amicizie.

Alle elementari i passi nella scuola comportano passaggi sempre più complessi, e la qualità delle relazioni familiari è ancor più influente sulla capacità di ambientarsi alla nuova classe, ad integrarsi e ad essere predisposti all’apprendimento. È fondamentale per un genitore saper leggere e intuire le possibili difficoltà iniziali, la fatica che può nascere nello stare in un luogo strutturato in orari, campanelle, sillabe e numeri: segnaliamo due titoli di due affermati psicologi che hanno intuito la possibilità di comunicare a bambini e genitori attraverso il linguaggio della favola: Si va a scuola di A. Pellai (Erickson, 2012) e Lila va a scuola di E. Estivill e M. Domenech (Mondadori, 2009). Il primo fa emergere il valore delle emozioni e il modo in cui possono essere vissute con spirito positivo. Il secondo invece, dello stesso autore del famoso “Fate la nanna”, racconta di una bambina molto vivace che si rifiuta di stare a scuola, fa capricci e litiga un po’ con tutti; il libro si chiude con un breve inserto pedagogico per riflettere su regole, disciplina e attenzione. Prima di concludere vorremo brevemente dedicare due consigli a coloro che fanno parte della scuola da più tempo rispetto ai nuovi arrivati: gli alunni più grandi e gli insegnanti. Per i primi segnaliamo il Diario Start (Erickson, 2014), il diario scolastico intelligente per organizzare e gestire meglio i compiti a casa, la preparazione dei materiali e gli impegni scolastici. Agli insegnanti, ma non solo, consigliamo Parole di Scuola di Mariapia Veladiano (Erickson, 2014) che oltre ad essere affermata scrittrice di romanzi e articoli è insegnante e dirigente nella scuola pubblica, che in una sorta di breviario ha voluto raccoglie le parole chiave con cui chi vive la scuola si confronta ogni giorno: integrazione, identità, equità, esclusione, studente, genitore; parole che incontrano riflessioni sull’esistenza che passa oltre le condizioni sempre più difficili di chi lavora nella scuola pubblica. “Perché in aula s’imparano le parole giuste per capire sé stessi, gli altri, il mondo. E la vita”.

a cura di Alessandra Cavallin (La Libreria Erickson)