Trento, 9 al 27 novembre: Tutti nello stesso piatto

Cibo, diritti umani, culture e salute

Ottava edizione del Festival di cinema che propone una riflessione sul cibo e i temi connessi. Quattro i focus tematici: Orizzonti latini, Salute nel piatto, Cibo e diritti umani, Culture del cibo.

Torna a parlare di cibo e risorse l’ottava edizione del Festival di cinema Tutti nello stesso piatto.

La rassegna e concorso internazionale andrà in sala fra Trento e Rovereto, come sempre organizzata dalla cooperativa Mandacarù, dal 9 al 27 novembre.  Si apre mercoledì 9 novembre con un giornalista preparato, lucido e dedicato al cibo su scala oramai da tempo internazionale, l’italiano Stefano Liberti, che torna per la terza volta per Tutti nello stesso piatto. Liberti, professionista scrupoloso e sensibile, spesso firma contributi, anche in formato di video-reportage, stimolanti, documentati seriamente e di profonda ispirazione umanitaria, fra altre testate, per Internazionale. La sua conferenza ha titolo “I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta”. Così lo presenta il festival: “Il lavoro è frutto di un’inchiesta durata due anni intorno al mondo per seguire la filiera di quattro alimenti – il maiale, la soia, il pomodoro, il tonno – e osservare cosa succede quando l’aggressività della finanza decide di trasformare l’intero pianeta in un gigantesco pasto”.

Il festival propone una riflessione sul cibo e i temi connessi, andando in profondità, parlando di argomenti altrimenti disattesi o misconosciuti, scegliendo la qualità dei lavori. Lo fa raggiungendo un pubblico eterogeneo, dai ragazzi delle scuole, agli adulti di diverse estrazioni sociali e culturali, - come può testimoniare chi scrive, poiché lo segue dalla prima edizione - coinvolgendo anche un pubblico di stranieri che trovano film in lingua originale e sottotitolati. I numeri del 2015 sono i seguenti: 63 ore di programmazione, 42 documentari e film, 5 continenti e 30 paesi (provenienza dei film), oltre 5.000 spettatori, 2600 studenti partecipanti (dai 6 ai 18 anni)  per 170 ore di programmazione nelle scuole.

I focus tematici sono: Orizzonti latini, Salute nel piatto, Cibo e diritti umani, Culture del cibo, ai quali il programma darà efficacia con la partecipazione di giornalisti, esperti in Diritti Umani, ricercatori di diverse discipline, sia umanistiche sia scientifico-tecnologiche.

“Le proposte portate in sala – spiega la direttrice Beatrice De Blasi, che spesso viaggia nei paesi dove lavorano i produttori, raccogliendo testimonianze di resistenza, con testi e fotografie – intendono informare e far riflettere sull’importanza di promuovere il diritto dei popoli a definire i propri sistemi agricoli e alimentari, sulla necessità di rispettare nelle produzioni lavoratori e ambiente, sia in fase di produzione che durante la distribuzione e lo smaltimento. Vogliamo anche far discutere su come attraverso le proprie scelte di acquisto e di consumo di prodotti alimentari si può sostenere quotidianamente un modello economico piuttosto che un altro, e si può anche tutelare la propria salute”.

 

ORIZZONTI LATINI

In particolare Orizzonti latini sarà “una perlustrazione delle cinematografie del Sud America, grazie a una selezione delle migliori produzioni dell’ultimo biennio, opere appartenenti a percorsi autoriali molto diversi che mettono in luce la varietà e la vivacità delle cinematografie”. Sarà una lente di ingrandimento sulla società di un continente “che vive una stagione di straordinario fermento culturale ma anche di grandi sconvolgimenti politici. Il 2015 ha segnato un punto di svolta per molti Paesi dell’America Latina. Complice la crisi economica e sociale, in molti Stati si è fatta sentire l’insofferenza per la vecchia classe politica e il bisogno di un cambiamento di rotta. Le elezioni in Argentina, Venezuela e Guatemala, la firma dell’accordo di pace (ma con un referendum fallito in merito) in Colombia tra governo e Farc dopo 52 anni di conflitto, in particolare, hanno segnato un punto di rottura col passato”.

Citiamo un esempio tra i lavori che andranno in sala in questa sezione. Si tratta di “When the worlds collide – Quando due mondi si scontrano” di Heidi Brandenburg e Mathew Orzel (Perù). Il film parla di un tema di stringente attualità: la corsa all’uso delle risorse nel Perù odierno. Qui un leader indigeno prova a opporsi alla rovina ambientale causata nelle terre amazzoniche dalle grandi imprese. Costretto all'esilio e a vent'anni di carcere, espone le sue contrastanti visioni sul destino del Rio delle Amazzoni e sul futuro del clima. “I due registi catturano una profonda crisi politica e ambientale che ha sancito l'inizio di una lotta combattuta tra le sale di giustizia e la grande foresta amazzonica”, spiegano le note del festival.

 

LA SALUTE NEL PIATTO

Per il focus La salute nel piatto saranno realizzati caffè scientifici e aperitivi della ricerca in collaborazione con i ricercatori e formatori del MuSe Museo della Scienza di Trento ed eventi serali per adulti e percorsi didattici per bambini e ragazzi con esperimenti e test multisensoriali che seguiranno alle proiezioni di 5 cortometraggi di taglio scientifico e antropologico di cui Mandacarù ha acquisito i diritti dal CenSes - Centre for the Study of the Senses di Londra e l’Arts & Humanities Research Council di Londra. In questa sezione si segnala l’ultimo lavoro del sempre interessante Michael Pollan (autore del famoso “Il dilemma dell’onnivoro “), dal titolo “In Defense of Food - In difesa del cibo”. L’autore esplora i supermercati in vari paesi, alla ricerca del cibo sano, delle motivazioni del marketing che sono divenute mantra ingannevoli, del concetto di “genuino”.

 

CIBO E DIRITTI UMANI

Nel focus Cibo e diritti umani fra altri eventi citiamo la proiezione di “Mediterranea”, con la partecipazione del regista Jonas Carpignano, della giornalista Annalisa Camilli di Internazionale e di un responsabile di MSF – Missione Italia. Il film, acclamato dalla critica per la fotografia, la regia solida e toccante, e l’empatia, racconta sulla base di una storia vera, le vicende di un immigrato, dal viaggio della speranza, con drammi, morti, fatiche annesse, alla condizione da schiavismo in cui molti immigrati sono costretti a lavorare a Rosarno, come altrove in Italia ed Europa.

 

CULTURE DEL CIBO

Nella sezione del focus Culture del cibo, si parlerà di “Bugs – Insetti” con il lavoro di Andreas Johnsen – Danimarca 2016, per capire se gli insetti saranno parte (o vittime) del problema o della soluzione della crisi alimentare e ambientale globale.

Un obiettivo essenziale che il festival continua a perseguire è dare risposte all’esigenza (anch’essa misurata negli anni da chi scrive parlando con registi e produttori) di creare un circuito alternativo di distribuzione e produzione di contenuti culturali con una rete nazionale e internazionale di registi, case di produzione, professionisti, operatori. Questo sforzo ha permesso finora di portare al pubblico trentino opere cinematografiche di grande valore, che difficilmente altrimenti sarebbero state proiettate in periferia. Tutti nello stesso piatto seleziona e sottotitola in italiano i migliori film e documentari presentati a: Berlino Culinary Cinema, IDFA di Amsterdam, Sundance Film Festival, Human Right Watch Film Festival e molti altri ancora.

di Maddalena Di Tolla Deflorian

DOVE E QUANDO 

Dal 9 al 27 novembre a Trento e a Rovereto

Tutti i mercoledì e giovedì di novembre al cinema Astra, dalle 19 in poi

Tutti i venerdì dalle 19 in poi allo SmartLab di Rovereto

Tutti i sabati al teatro Sanbàpolis dalle 18.30 in poi

Tutte le domeniche dalle 10.30 alle 12.30 al teatro Sanbàpolis