COVID19: ETIKA, STANZIATI 250.000 EURO PER FRENARE L’EMERGENZA SOCIALE

21/03/2020

Etika stanzia 250.000 euro per frenare l’emergenza sociale che sta colpendo le persone più fragili della comunità

#etikatiaiutaacasa

Etika, l’iniziativa luce e gas della Cooperazione con Dolomiti Energia, stanzia 250.000 euro per frenare l’emergenza sociale, silenziosa e invisibile, che sta colpendo le persone più fragili della comunità.

Una task force è al lavoro per studiare, insieme alle istituzioni e alle organizzazioni sociali del territorio, come rispondere a questi nuovi e urgenti bisogni primari garantendo la sicurezza e la salute pubblica. 

Ceschi: “la cooperazione c’è, e insieme a Dolomiti Energia e in collaborazione con tutte le risorse vitali del Trentino, ce la faremo, sostenendo i bisogni essenziali emergenti e prevenendo il sorgere di nuove forme di vulnerabilità che avrebbero ricadute drammatica.”

L’emergenza legata alla diffusione del Covid19, oltre che sanitaria, sta diventando e diventerà sempre più sociale. La pandemia sociale è invisibile e silenziosa perché colpisce soprattutto chi è più fragile e chi già prima del virus viveva situazioni di difficoltà.

I medici, gli infermieri e tutte le altre professionalità dei servizi sanitari stanno facendo un lavoro fondamentale dedicandosi anima e corpo a salvare le vite. A questo si aggiunge l’importante impegno di ogni cittadino per frenare la diffusione del coronavirus, è importante infatti che tutti restino nella loro casa.

Questa disposizione, assolutamente necessaria, ha però conseguenze gravi per moltissime persone: ci sono genitori con figli con disabilità che non possono più frequentare i centri e si trovano soli a sostenere il peso della cura; altre persone fragili - anziani, persone con disabilità o con problemi di salute mentale - che non hanno familiari conviventi, per i quali la solitudine rischia di produrre pesanti disturbi psicologici; altre ancora che per ragioni di ridotta mobilità non riescono ad andare a fare la spesa o prepararsi i pasti.

A queste si aggiungono le nuove povertà create dalla perdita di lavori, magari precari e saltuari, che comunque prima garantivano di arrivare, anche se con fatica, alla fine del mese.

“Con etika - afferma Marco Merler , amministratore delegato di Dolomiti Energia – volevamo certamente offrire una possibilità di risparmio su luce e gas alle famiglie, ma anche contribuire al benessere delle persone che nelle nostre comunità hanno più difficoltà.

Grazie all’adesione di più di 53.000 trentini, in 4 anni abbiamo creato un Fondo solidale per sostenere l’abitare autonomo di persone con disabilità vedendo la casa come un punto cardinale, certo di indipendenza, ma soprattutto generativo di intense relazioni di prossimità, di vicinato e di amicizia.

Le case oggi rischiano però per alcune persone di trasformarsi in luoghi di reclusione, di isolamento e di grave indigenza. È lì che etika vuole intervenire, per fra fronte a nuove solitudini e prevenire problemi alimentari dovuti a povertà e disagio”.

Il gruppo che ha creato etika, guidato da Federazione Trentina della Cooperazione e costituito da Casse Rurali trentineFamiglie Cooperative di SaitConsolida e la Rete, insieme a Dolomiti Energia ha quindi stanziato 250.000 euro e creato una task force operativa multidisciplinare che sta studiando, in stretta collaborazione con le istituzioni e le organizzazioni sociali del territorio, le modalità più opportune per intervenire.

Molte cooperative – aggiunge Alessandro Ceschi, direttore generale della Federazione della Cooperazione – stanno continuando a garantire servizi fondamentali in una situazione di complessità molto elevata, penso ad esempio alle Famiglie Cooperative.

Sul fronte delle fragilità, le cooperative sociali di Consolida che hanno dovuto, per legittime e condivisibili disposizione pubbliche, chiudere i loro centri e servizi per garantire la salute pubblica, si sono già riorganizzate per stare vicino alle famiglie e alle persone con disabilità e con difficoltà, utilizzando tutti i mezzi tecnologici a disposizione, o anche semplicemente il telefono.

Ma questo bisogno di prossimità e sostegno psicologico si intensificherà e si allargherà con il protrarsi delle settimane. Inoltre, per molti degli utenti frequentare i centri significava anche poter avere pasti caldi ed equilibrati; il rientro e la necessaria permanenza a casa per alcuni mina anche questa necessità primaria.

Dobbiamo sostenere interventi nuovi e consolidare quelli già attivati per proteggere le persone più fragili e capire anche come arginare le nuove povertà.

Etika è energia solidale e sociale che vuole sostenere in un presente così complesso, la costruzione di un futuro positivo per tutti, ponendosi a fianco delle persone più fragili, rafforzando reti con le istituzioni pubbliche, con le cooperative e con le associazioni del territorio che stanno dimostrando che insieme possiamo farcela e che nessuno rimarrà solo.”

#etikatiaiutaacasa.