DAL 6 MARZO OBBLIGO SEGGIOLINI ANTI-ABBANDONO IN AUTO

06/02/2020

Entro il 6 marzo chi ha bambini fino a 4 anni di età è tenuto a montare in auto i dispositivi anti-abbandono per seggiolini 

È più di un anno che se ne parla: la legge 117 che li rende obbligatori è, infatti, dell'ottobre 2018. Un iter a dir poco travagliato ha finito per creare un’attesa, e anche un mercato rilevantissimo (stimato in 100 milioni di euro) attorno ai dispositivi anti-abbandono per seggiolini auto. Chi ha bambini fino a 4 anni di età è tenuto a montarli – in virtù dello slittamento di data – entro il 6 marzo di quest'anno. Le sanzioni per chi viene "pizzicato" vanno dagli 83 ai 333 euro (ridotti a 58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni), con l'aggiunta, in caso di recidiva entro due anni, di sospensione della patente fino a 2 mesi e decurtazione di 5 punti dalla patente. 

Inizialmente l'obbligo doveva decorrere dal 1° luglio 2019, poi spostato, a seguito delle modifiche in senso più permissivo richieste dall'Ue, al 7 novembre 2019 e ora al 6 marzo prossimo. 

I dispositivi, com'è noto, servono a scongiurare il rischio di dimenticare accidentalmente o per amnesie dissociative i piccoli nell'autovettura, un incidente all'origine di dieci decessi, in Italia, negli ultimi 20 anni, ma molti di più in altri paesi. L'obbligo, prima del provvidenziale slittamento, era scattato lo scorso 7 novembre (all'entrata in vigore del regolamento attuativo), divenendo operativo da un giorno all'altro e causando, come si ricorderà, un grande caos. In un paio d'ore, in una decina di negozi Coop furono venduti tanti dispositivi quanti in un anno intero. E fioccarono le prime multe che ora verranno annullate. 

Oltre allo slittamento di data, sono stati quintuplicati i fondi per il 2020 a sostegno del bonus, che è di 30 euro per ciascun allarme fino ad esaurimento dei fondi: è una delle novità introdotte da un emendamento al decreto fiscale 2020 che porta, così, a un totale di 20,1 milioni di euro il plafond tra 2019 e 2020. Soldi che permetteranno di acquistare nei due anni 690mila dispositivi a fronte di 1,8 milioni di bambini sotto i 4 anni stimati dall'Istat (3.200.000 i seggiolini da mettere a norma). Più di una metà, dunque, rimarranno senza bonus. 

Al momento non si conoscono le modalità di fruizione per cui si consiglia di conservare lo scontrino "parlante" in attesa di chiarimenti. Importante è sottolineare che non c'è bisogno di una omologazione specifica, ma di una dichiarazione di conformità del produttore. «Il dispositivo col marchio Ce sarà considerato a norma», si precisa dal ministero dei Trasporti. (consumatori.e-coop.it)