DOMANI 5 FEBBRAIO, “GIORNATA NAZIONALE CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE”

Lo spreco di cibo è ancora troppo consistente, con conseguenze molto pesanti, anche per l’ambiente (senza sprechi nel nostro Paese le emissioni CO2 potrebbero calare del 15%). E restano enormi gli squilibri alimentari nel mondo (una persona su nove è denutrita). È importante acquisire una nuova consapevolezza sugli sprechi alimentari, e impegnarsi a fare ogni giorno qualcosa

Lo spreco alimentare casalingo in Italia è di circa 700 grammi pro capite ogni settimana, che corrisponde a 12 miliardi di euro; complessivamente, considerando cioè anche lo spreco tra produzione e distribuzione, lo spreco complessivo aumenta di 3 miliardi di euro e porta il totale a 15 miliardi di euro, quasi l’1% per prodotto interno lordo. (Oss. Waste Watcher e Progetto Reduce)

A questo va aggiunto il fatto che “lo smaltimento dei rifiuti impropri (sprechi) produce 9,5 milioni di tonnellate CO2, impoverisce 7920 ettari di terreno e consuma inoltre 105 milioni di metri cubo d’acqua. Ogni tonnellata di rifiuti alimentari genera 4,2 tonnellate di CO2, in un anno se ne generano quindi oltre 8 milioni. Senza sprechi nel nostro Paese le emissioni CO2 potrebbero calare del 15% (Libro Nero degli Sprechi)”.  

Nelle scuole, l’indagine Reduce sulla refezione scolastica ha calcolato un avanzo medio di 90 grammi nel piatto di ogni studente, e di 27 grammi di cibo intatto, abbandonato nelle mense per ogni pasto.

 

SPRECO DOMESTICO

Stiamo diventando tutti più consapevoli della gravità di questo spreco, ma ancora evidentemente non abbastanza. “La percezione degli italiani della necessità di una grande svolta culturale nella gestione del cibo a livello domestico – spiega Andrea Segrè, fondatore e presidente di Last Minute Market – è ancora scarsa. I paradossi del cibo sono evidenti: 821 milioni di individui sulla terra soffrono la fame e 1 persona ogni 3 è malnutrita. Ma intanto una persona su 8 soffre di obesità. Tutti possiamo dare il nostro contributo all’obiettivo #famezero #sprecozero - osserva Segrè - acquistando solo ciò che serve realmente, compilando liste precise, scegliendo alimenti locali e di stagione, consultando etichette e scadenze, utilizzando al meglio frigo, freezer e dispensa per gli alimenti, senza stiparli alla rinfusa”.

Nel Rapporto Waste Watcher 2019 dell’“Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market sull’economia circolare, la sostenibilità e gli sprechi”, che monitora la percezione dei cittadini in  merito agli sprechi alimentari, si legge che 4 italiani su 5 non riescono a mettere a fuoco il tema centrale dello spreco alimentare che è quello domestico: infatti, il 20% degli intervistati dichiara che si spreca soprattutto nel commercio (47%) e nel pubblico, dalle scuole agli ospedali, dagli uffici alle caserme (secondo il 27%). (fonte: minambiente.it)

 

GIORNATE CONTRO LO SPRECO

Una nuova occasione, per riflettere e attivarsi per cambiare, sarà quella del prossimo 5 febbraio, che dal 2014 è “Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare”, voluta dal Ministero dell’Ambiente per prevenire lo spreco di cibo, prima ancora di recuperarlo. 

La svolta dobbiamo essere noi: “un cambiamento culturale può aiutarci a invertire la direzione e a dimezzare lo spreco pro capite entro il 2030, come fissato negli obiettivi delle Nazioni Unite” – sottolinea Segrè.

Dal 2020 la sensibilizzazione contro lo spreco alimentare avrà anche una nuova Giornata, quella fissata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che lo scorso 19 dicembre ha introdotto ufficialmente la Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, il 29 settembre, che “entrerà nell’Agenda sostenibile annuale della campagna Spreco Zero», afferma Segrè, anticipando che nel 2020 prenderà il via anche il progetto “Spreco Zero 2030” di sensibilizzazione sugli Obiettivi che le Nazioni Unite hanno fissato per lo sviluppo sostenibile del pianeta (Agenda 30): “sarà uno “spin off” della campagna Spreco Zero, per puntare al cuore degli obiettivi di sostenibilità che sono alla portata di tutti, ogni giorno”. (fonte: www.sprecozero.it)