ECOSISTEMA RONDINE: RICERCATORI, ALLEVATORI E CITTADINI INSIEME PER PROTEGGERE LA RONDINE

08/06/2022

Al via il progetto di MUSE, LIPU e CONCAST (Consorzio Caseifici Sociali del Trentino) per migliorare le conoscenze su questa specie in Trentino e promuovere buone pratiche per la sua conservazione

Da alcuni decenni si osserva un marcato declino della presenza delle rondini a scala continentale e nazionale. Per questo motivo LIPU, MUSE e CONCAST (il Consorzio dei Caseifici Sociali del Trentino, espressione di quasi 700 aziende) hanno scelto di unire le proprie forze nel progetto “Ecosistema rondine” finalizzato al miglioramento delle conoscenze su questa specie e alla promozione di buone pratiche per la sua conservazione. Alla raccolta dati possono contribuire anche tutti i cittadini, tramite l’App iNaturalist.

 

Secondo recenti stime, dai primi anni 2000, la popolazione di rondini del Nord Italia si è dimezzata. La perdita di habitat, il cambiamento climatico e l’intensificazione delle pratiche agricole sono tra le principali cause di questa diminuzione. Ancora oggi, le valli del Trentino ospitano colonie più o meno grandi di questi uccelli. La loro presenza è benefica, basti pensare che ogni individuo è in grado di catturare, quotidianamente, più di 800 insetti, un numero da moltiplicare per la quantità di pulcini da allevare (generalmente da 3 a 7).

Per questo motivo, il progetto Ecosistema rondine dedica un’azione specifica alla valutazione dell’efficacia della rondine come mezzo per il controllo delle popolazioni di insetti volanti nelle aziende agricole. L’area scelta per l’indagine è l’Alta Val di Non, dove 9 stalle (5 con rondini e 4 senza) ospiteranno i dispositivi con cui gli ornitologi di LIPU e MUSE potranno verificare eventuali relazioni tra la presenza di rondini e quantità di insetti.

 

IL CONTRIBUTO DEGLI ALLEVATORI

L’iniziativa offre inoltre l’opportunità di riconoscere agli allevatori il loro impegno nel mantenimento degli elementi del paesaggio funzionali alla presenza della specie (siepi, piccole zone umide, prati, particolari strutture architettoniche) e per la tutela delle rondini.

In tanti guardano a queste compagne alate con affetto e soddisfazione, consapevoli del suo valore come indicatore di qualità ambientale e, ogni anno, sono molti quelli che registrano la data di arrivo dei primi individui nei dintorni della loro azienda. È così che, grazie al contributo dei tanti allevatori membri del canale Telegram di CONCAST, i ricercatori hanno già potuto ricostruire le dinamiche che caratterizzano il ritorno primaverile delle rondini nella nostra provincia.

 

IL CONTRIBUTO DELLA COMUNITÀ

Agricoltori e allevatori non sono gli unici protagonisti di questo progetto. Ognuno di noi può contribuire alla raccolta dati, condividendo le sue segnalazioni mediante l’applicazione gratuita iNaturalist (disponibile su Google Play e App Store).

Le osservazioni arricchiranno la banca dati del progetto Rondini & Co. che, al suo interno, ospita informazioni anche sulle altre specie simili che comunemente vengono associate alla rondine (balestrucci, rondine montana e rondoni).