IMPARARE A NAVIGARE SICURI

11 febbraio, Safer Internet Day: la giornata dedicata alla sensibilizzazione sull’uso consapevole della Rete

Viso nascosto dietro il cellulare, cuffiette nelle orecchie, risatine ed esclamazioni senza apparente motivo: ecco il ritratto di un adolescente di oggi alle prese con il suo cellulare. Ogni tanto ci si prova a distoglierli dallo schermo con un vano: “Metti via quel cellulare!” o “Perché non vai fuori a parlare con le persone vere?”. Dietro a quello schermo, dentro il cellulare e tutto intorno ad esso, c’è un mondo nel quale i giovani (e ormai anche i meno giovani) si immergono, surfando sul sottile limite tra realtà e finzione. Ma siamo sicuri che quello che succede in Rete non sia effettivamente reale?

Secondo l’EU Kids Online Italy report del gennaio 2018, le attività online più diffuse fra i ragazzi sono quelle relative alla comunicazione e all’intrattenimento: il 79% dei ragazzi usa Internet per comunicare con amici e familiari, mentre poco più della metà guarda video online e visita quotidianamente il proprio profilo sui social network. Dunque il modo di comunicare è digitale, mentre le relazioni sociali restano reali.

Proprio per via di questa realtà celata dalla luminosità abbagliante dello schermo, diventa fondamentale educare i ragazzi ad un uso responsabile e consapevole dello strumento tecnologico, in modo da far capire loro non solo come navigare sicuri, ma anche tutte le potenzialità e le implicazioni sociali che esso comporta. Le parole scritte o dette sul web suscitano le stesse emozioni - o incomprensioni - di quelle dette a voce: il web è una “piazza” in cui l’eco di ciò che viene pronunciato non si spegne mai. La tecnologia colloca tutti noi all’interno di un sistema di relazioni, nel quale è indispensabile saper gestire con un certo grado di lucidità i rapporti che si sviluppano in tale ambiente, arrivando a riconoscere e gestire le proprie e altrui emozioni.

Per diffondere questa consapevolezza tra tutti i fruitori della Rete - in particolare ragazzi, docenti e genitori – l’Unione Europea promuove ogni anno il “Safer Internet Day” che si celebra proprio l’11 febbraio. Nel corso degli anni questo evento internazionale è arrivato a coinvolgere oltre 100 Paesi, con l’idea di sensibilizzare sull’uso consapevole della Rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile che ciascuno può avere nel rendere Internet un luogo positivo e sicuro. Nel quotidiano, il modo certamente più efficace per far arrivare questi messaggi ai nostri ragazzi è attraverso uno scambio reale e sincero sui rischi e sulle possibilità di Internet.

 

PRIMA DEI DIVIETI, LA CONOSCENZA

Prima ancora delle regole inflessibili e dei divieti assoluti, la conoscenza e lo scambio reciproco è il migliore antidoto ai pericoli che potrebbero incontrare bambini e ragazzi navigando. Questo scambio comincia con il primo click e si va adeguando alle esigenze delle diverse età. Sì perché se i figli sono nativi digitali, non è detto che lo siano anche i genitori: quando i primi dimostrano di saperne di tecnologia molto più dei secondi, non significa che non avranno bisogno del supporto di un adulto per affrontare tutto ciò che l’uso del web implica, a partire dalla vita affettiva, i primi amori, l’identità all’interno del gruppo, l’immagine a scuola… momenti fondamentali della crescita che tutti vivono, anche se in epoche e ambienti diversi. Su queste tematiche i ragazzi saranno sempre alle prime armi e grazie al dialogo con genitori o insegnanti potranno confrontarsi e gestire in modo equilibrato queste dinamiche. In ogni caso e su entrambi i fronti – quello dell’adulto e quello del ragazzo - significa esporsi e mettersi in gioco, esprimere i propri timori e le proprie emozioni. 

 

PER NON “NAVIGARE A VISTA”

Per non “navigare a vista”, ecco alcuni consigli di lettura per essere informati, sentirsi più sicuri ma soprattutto consapevoli, sia dei rischi che delle grandi possibilità che la tecnologia ha da offrire.

È ormai noto che i giovani cominciano a sperimentare l’uso della tecnologia sempre più precocemente. Per questo è importante trovare il modo e il linguaggio più adatto a tutte le età per parlare dell’uso e dei rischi che possono incontrare in Rete. Quale miglior modo allora di una fiaba con la quale emozionarsi insieme e scoprire un mondo ancora inesplorato? Giuseppe Maiolo e Giuliana Franchini, due psicoterapeuti dell’età evolutiva, guidano grandi e piccini alla scoperta dei segreti di Internet con una serie di avventure Ciripò bulli e bulle (Erickson), in cui il protagonista è un simpatico gattino che non si tira mai indietro davanti alle sfide della crescita.

Crescendo bambini e ragazzi sono per natura sempre più curiosi, gli piace smanettare e fare gli spavaldi, ma spesso invece sono insicuri e poco consapevoli degli scenari che gli si aprono davanti inaspettatamente durante le loro esplorazioni. Per assecondare e guidare questo loro spirito, nasce il primo di una serie di fumetti per parlare in modo fresco e divertente delle opportunità e dei pericoli che il mondo digitale può comportare. La banda degli Smanettoni in... Il furto dell'identità digitale” (Erickson), scritto da Anna Fogarolo esperta delle tematiche legate all'educazione degli adolescenti al web, è anche un quaderno operativo che parla direttamente ai ragazzi dai 10 anni in su e li mette in allarme sui comportamenti superficiali che possono portare al furto dell'identità digitale. Oltre al racconto, il libro propone numerosi giochi per imparare i termini più difficile in modo divertente.

L’arrivo dell’adolescenza è come un terremoto, in cui tutto ciò che sembrava certo viene messo sottosopra. In questo periodo della vita è difficile per i ragazzi affrontare gli sconvolgimenti fisici ed emotivi, così che spesso risulta più facile rifugiarsi dietro uno schermo, mentre per gli adulti è sempre più difficile capire come interagire con loro. “Adolescenti navigati (Erickson), nato dalla lunga esperienza dell’autore Matteo Lancini come psicoterapeuta di ragazzi e delle loro famiglie, suggerisce attraverso esempi e indicazioni estremamente pratiche, strategie educative autorevoli ed efficaci per rispondere alle esigenze evolutive dei nativi digitali e di chi gli sta a fianco.