Famiglia Cooperativa Valli di Rabbi e Sole

Una comunità che comunica

09/10/2014 - di

pubblicato su Cooperazione tra consumatori - Ottobre 2014

Un agile periodico e un sito internet: due nuovi strumenti dedicati ai soci e a tutta la comunità per informare, comunicare, conoscere meglio la propria Cooperativa.

Ogni Famiglia Cooperativa è parte attiva della sua comunità, con la quale comunica quotidianamente, ora anche con nuovi strumenti, con l’obiettivo di informare per condividere, che è condizione per cooperare e continuare a garantire un servizio fondamentale come quello dei negozi cooperativi.

È il caso della Famiglia Cooperativa Valli di Rabbi e Sole che nel giro di pochi giorni ha dato il via al periodico “Saperne di più” e al sito www.cooprabbisole.it: due nuovi strumenti per comunicare in modo più diretto e immediato con tutti i suoi soci, ma anche per fornire tante preziose informazioni a chiunque voglia conoscere meglio questa realtà cooperativa.

In copertina di “Saperne di più” c’è la bella foto risultata tra le prime qualificate al concorso fotografico FotoCoop promosso dalla stessa Cooperativa, e nelle cinque facciate di questo agile periodico, che può essere consultato anche sul sito, sono raccolte e presentate con chiarezza tante informazioni che riguardano la Famiglia Cooperativa: da quelle basilari (negozi, base sociale, consiglio di amministrazione), a quelle che descrivono i progetti sociali, con uno sguardo al futuro, fino alla piccola rubrica dedicata alla storia, indispensabile per comprendere appieno il valore di questa Famiglia Cooperativa, che ha la sua origine a Caldes nel 1900 ed è oggi attiva per i suoi circa 1600 soci attraverso 9 negozi (Cavizzana, Terzolas, Pellizzano, Pracorno, Piazzola,  Caldes, Mezzana, Vermiglio, San Bernardo) in un territorio ampio come quello delle Valli di Rabbi e Sole.

Il nuovo strumento, distribuito insieme al numero di settembre di questa rivista, è pensato per rendere piacevole l’approfondimento e la riflessione; il sito www.cooprabbisole.it. fornisce tutte le informazioni sulla cooperativa, a partire dalle offerte del periodo in ogni negozio, fino all’Orto didattico promosso dalla Famiglia Cooperativa, e rende possibile la comunicazione immediata anche attraverso l’invio di messaggi e-mail. “Considerato che, mediamente, il 20% dei nostri soci partecipa all’assemblea annuale della Famiglia Cooperativa  – spiega la presidente Marina Mattarei – abbiamo dato forma al nostro desiderio di comunicare anche con il rimanente 80% della nostra base sociale. La volontà non è orientata esclusivamente a valorizzare la proposta commerciale. La nostra ambizione va ben oltre: formare e informare i soci su cosa significa essere Famiglia Cooperativa oggi. L’aspetto commerciale ha la sua importanza ma il senso del quotidiano operare di una realtà come la nostra si fonda e si orienta in una dimensione più ampia, quella del senso di comunità. Questo vale per il consumatore in generale, sia egli socio o cliente. Quando entra in Famiglia Cooperativa deve essere consapevole di avere scelto un negozio differente”.

Una consapevolezza che si matura soltanto con la conoscenza della Famiglia Cooperativa, per questo è indispensabile promuovere una informazione puntuale, anche con la creazione di strumenti che favoriscano nuove forme di comunicazione e quindi l’interazione tra socio e Famiglia Cooperativa, la partecipazione.

Sono nati così i due nuovi strumenti, periodico e sito, all’interno di un progetto di comunicazione condiviso, in pieno spirito cooperativo, dal consiglio di amministrazione e dal direttore Diego Schlagenauf. “Oggi non si può non comunicare – sottolinea la presidente Mattarei – Essere socio non significa solo godere di qualche agevolazione in più di carattere puramente economico ma è, in aggiunta, una straordinaria opportunità per condividere, da comproprietario della Famiglia Cooperativa, la responsabilità di costruire un futuro di speranza per le nostre comunità, in virtù di quel patrimonio valoriale che è il tratto distintivo della cooperazione. Con questi due nuovi strumenti di comunicazione cerchiamo di coltivare ed estendere questa consapevolezza”.