CON COOPCHAIN, LE UOVA A MARCHIO SONO “TRASPARENTI”

06/05/2019

Attraverso la lettura del QR code sulla confezione e digitando il codice del lotto è possibile scoprire la storia del prodotto, attraverso tutta la sua filiera

Ecco arrivata la Coopchain! Avevamo anticipato a giugno 2018 che, per l’importanza valoriale e commerciale della filiera delle uova, questo fosse l'ambito ideale per sperimentare la raccolta e il trasferimento delle informazioni relative alla filiera stessa sulla blockchain (in italiano: catena di blocchi) che garantisce sicurezza e immutabilità dei dati (poiché è una struttura di dati – i “blocchi”– legati in ordine cronologico, condivisi e non modificabili). 

Blockchain è unasoluzione rivoluzionaria perché capace di rendere affidabili, rapidi, trasparenti, sicuri e univoci i processi che collegano tutti gli attori di una filiera produttiva. Gli esempi concreti che si stanno sperimentando nel mondo sono già oggi molteplici. 

Lanciata l'idea di questo progetto in occasione di Seed&Chips 2018, da Coop Italia e IBM, sono state raccolte e valutate numerose proposte progettuali provenienti da 14 paesi in rappresentanza dei 5 continenti. Sei di queste sono passate alla selezione finale (dicembre 2018) e ad avere la meglio è stata Connecting Food, startup francese che ha lavorato ad un sistema di blockchain capace di garantire la conformità dei prodotti agro-alimentari e ottenere la fiducia dei consumatori

Si è quindi passati alla fase di sviluppo operativo e la CoopChain è ora una realtà per le Uova Vivi verde Coop (6 uova fresche biologiche): attraverso la lettura del QR code sulla confezione e digitando il codice specifico del lotto è possibile scoprire la storia del prodotto. 

Sarà possibile quindi, navigando su un sito dedicato (www.coopchain.coop.it), saperne di più su quello specifico lotto di uova a marchio Coop e sull’intera filiera. 

Ma l’impegno di Coop, già molto prima della blockchain, è sempre stato importante. Le uova a marchio Coop vengono controllate durante tutta la filiera di produzione in modo da garantire al consumatore requisiti igienici e di sicurezza alimentare elevati. 

 

Le uova a marchio Coop provengono da produttori tutti italiani: Eurovo, Nuova Coccodì e AIA, con 6 centri di confezionamento situati in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. Gli allevamenti e gli svezzatoi coinvolti sono 37 e si trovano nelle vicinanze dei centri di imballaggio: i controlli avvengono sin dalla nascita del pulcino. 

Il mangime, tutto vegetale, proviene da soli 6 mangimifici, in modo
da controllare maggiormente gli approvvigionamenti per garantire l'assenza di OGM, coloranti sintetici, proteine e grassi animali. Le uova sono certificate fin
dal 2003 sia per le caratteristiche del mangime, sia per il controllo della filiera e oggi anche per l’assenza di uso di antibiotici

Le uova a marchio Coop sono prodotte da galline esclusivamente nate e allevate in Italiae non provengono mai da allevamenti in gabbia per un maggior benessere animale. Questi requisiti sono inseriti nei contratti e nei rigorosi capitolati tecnici sottoscritti con i fornitori. Da maggio 2019 anche tutti gli ovoprodotti utilizzati come ingredienti nei prodotti a marchio Coop proverranno da galline non allevate in gabbia. 

 

Quanto alle uova della linea Origine Coop prevedono:

  1. il colore più chiaro del tuorlo è dovuto all'alimentazione delle galline esclusivamente vegetale;
  2. la specifica alimentazione delle galline prevede l'esclusione degli OGM;
  3. accurata selezione degli allevamenti con conoscenza e controllo di tutta la filiera, dal pulcino alla vendita;
  4. galline allevate senza uso di antibiotici.

Tutta la filiera delle uova a marchio Coop è certificata da due enti terzi indipendenti (CSQA e CCPB).

Oltre a quanto previsto dai piani di autocontrollo dei fornitori, i controlli di Coop prevedono anche analisi e audit presso tutte le aziende che intervengono nella filiera (svezzatoi, allevamenti, mangimifici, centri di imballaggio). Oggi la filiera delle uova a marchio Coop coinvolge complessivamente 2 milioni di galline per oltre 200 milioni di uova prodotte all’anno.