UN NUOVO SACCHETTO PER IL PANE, TUTTO DI CARTA

16/12/2019

Sono già in sostituzione i sacchetti poliaccoppiati: nei primi mesi del 2020 saranno tutti sostituiti. E nei negozi della Cooperazione di Consumo Trentina arriva anche il nuovo “incarto” per i prodotti da banco: tutto solo di carta, completamente riciclabile

All’inizio era un sacchetto poliaccoppiato che univa alla carta una finestrella in plastica (Polipropilene) o in Pla (Bioplastica). Il che nel primo caso significa per il consumatore provvedere, in virtù di una certificazione richiesta e ottenuta da Coop, a smaltirlo nella carta (sono i tecnici a provvedere nella fase successiva nell’impianto a opportuna separazione), mentre nel caso del Pla indirizzarlo nell’organico se sporco. In entrambi i casi un passo avanti per sfuggire all’indifferenziato, ma non ancora una soluzione ottimale. 

Stiamo parlando del sacchetto del pane presente per la vendita a self service o preincartato, oltre 30 milioni di sacchetti che riportano in confezione, come tutti i prodotti a marchio Coop, l’apposita e volontaria indicazione grafica sul loro corretto smaltimento. 

Dai primi mesi del 2020 (e già ora è attivato il processo di sostituzione previo smaltimento delle scorte) quei sacchetti saranno sostituiti da un nuovo sacchetto interamente in carta, dotato di una finestrella che permetta comunque al consumatore di vedere la tipologia di pane che sta acquistando, ma sempre in monomateriale così da ottenere uno smaltimento corretto

Una strada che Coop, impegnata storicamente su comportamenti sostenibili, ha intenzione di imboccare anche per altre tipologie di sacchetti. 

In questo caso l’attenzione e consapevolezza della Cooperazione di Consumo si è incontrata con la richiesta arrivata da una petizione popolare sulla piattaforma Change.org. “Fuori la plastica dal sacchetto del pane!” che ha raggiunto oltre 83.000 firme e che ha chiesto di superare il problema generato dai sacchetti per il pane usati nella grande distribuzione: di solito sacchetti misti, per metà in carta e per metà in plastica, cosa che rende il loro smaltimento più difficile da parte del consumatore, con il rischio che la scelta più immediata sia quello di buttarli nell’indifferenziato.

“Siamo stati certo stimolati da questa petizione – ha dichiarato Renata Pascarelli direttore qualità Coop Italia - e siamo soddisfatti di essere riusciti in breve tempo a dare una risposta adeguata a quanto ci era stato richiesto. Continuiamo a lavorare in questa direzione, traguardando prima delle date previste per legge gli obiettivi di riciclo per quanto concerne la gamma dei nostri prodotti a marchio”. 

 

UN NUOVO INCARTO PER I PRODOTTI FRESCHI

Ma da gennaio 2020, nei negozi della Cooperazione di Consumo Trentina (Famiglia Cooperativa, Coop Trentino, Superstore) verranno sostituiti anche tutti gli “incarti” per i prodotti freschi, da banco: non più quindi incarti accoppiati (quei fogli di carta più plastica), da dividere per differenziare correttamente, ma un nuovo prodotto tutto di carta, da gettare, una volta usato, nella raccolta della carta: un incarto molto innovativo che la Cooperazione di Consumo Trentina introdurrà per prima e in esclusiva per i primi sei mesi del 2020.

 

COOP: RIDURRE, RIUTILIZZARE E RICICLARE

D’altronde è proprio la regola delle 3R, ovvero ridurre, riutilizzare e riciclare, quella seguita da molto tempo in Coop con indubbi risultati. 

Nell’anno scorso su 290 prodotti Coop coinvolti dalla politica delle 3R si stima un risparmio complessivo in peso di 837 tonnellate di materiale di confezionamento e l’uso di 814 tonnellate di plastica riciclata. Queste azioni hanno permesso di ridurre l’emissione di 8002 tonnellate di C02 in atmosfera.